Vai al contenuto

Stipendi giocatori Virtus Bologna

Stipendi giocatori virtus Bologna

La Virtus Bologna è una delle realtà più ambiziose del basket europeo. Il team è perfettamente in grado di competere a livello nazionale e in Eurolega, anche nelle occasioni più prestigiose. L’impostazione societaria punta su una gestione economica solida e su un felice connubio di giocatori esperti e giovani talenti.

Il budget totale a disposizione per la stagione 2024/25 è stimato intorno ai 25 milioni di euro, di cui circa 10 milioni destinati agli stipendi dei giocatori. Si tratta di un dato che sottolinea l’impegno economico del club per mantenere un roster competitivo.

Andiamo perciò a vedere a quanto ammontano gli stipendi dei giocatori Virtus Bologna e come sono cambiate le cifre nel corso del tempo.

Il capitano e simbolo Marco Belinelli

Marco Belinelli, classe 1986, ha svolto il ruolo di leader della squadra. Nel luglio 2023 ha firmato un rinnovo biennale con data di scadenza giugno 2025. Nell’intesa sottoscritta, l’ingaggio è stato incrementato in virtù della funzione imprescindibile dentro e fuori dal campo.

Per la stagione in corso percepisce circa 1,5 milioni di euro netti, cifra che lo colloca chiaramente tra i giocatori più pagati del campionato italiano. La sua presenza garantisce solidità, esperienza e identità bianconera.

L’investimento dell’estate 2024 Will Clyburn

Arrivato dall’ Anadolu Efes nella sessione estiva del 2024, Will Clyburn ha firmato un contratto biennale con clausola d’uscita nell’estate 2025.

Il suo stipendio netto annuale è di 1,5 milioni di euro, circa la metà di quanto percepiva precedentemente in Turchia.

L’investimento su Clyburn ha avuto un duplice obiettivo: dare peso offensivo e consolidare la reputazione internazionale del club.

I giocatori della Virtus Bologna con ingaggi “pesanti”

Daniel Hackett è arrivato a Bologna nel marzo 2022, in seguito all’interruzione del rapporto con il CSKA Mosca. Il contratto triennale, valido fino a giugno 2024, ha avuto un valore complessivo vicino ai 3 milioni di euro, con un salario medio annuo attorno ai 500.000 euro netti.

La società ha deciso di valorizzarlo, considerando il peso specifico dell’atleta anche nella gestione del gruppo. Il playmaker ha prolungato con scadenza 2026, definendosi felice e determinato di andare avanti con il club.

Arriviamo a Tornike Shengelia, che ha firmato inizialmente un accordo temporaneo nel 2022, poi rinnovato fino al 2024 con opzione per il 2025. Secondo le stime il suo compenso supera i 2 milioni di dollari, anch’esso dunque tra i giocatori più pagati dell’intera Eurolega. L’impatto devastante sotto canestro e la versatilità tattica sono fondamentali nel sistema di gioco della Virtus.

Proseguiamo con la guardia danese Iffe Lundberg. Il giocatore è arrivato a Bologna firmando uno dei contratti più pesanti del roster: 1,5 milioni di euro netti a stagione. Ex NBA (Phoenix Suns), Lundberg ha rappresentato la volontà della Virtus di mantenere una dimensione europea. Ha avuto un rendimento altalenante e si è trasferito poi a Belgrado con il Partizan.

Altri giocatori con stipendi di media fascia

Partiamo con Achille Polonara. Dopo le esperienze all’estero ha scelto Bologna per rilanciarsi in Italia. Il suo ingaggio per la stagione si aggira intorno ai 450.000 euro netti. Un valore coerente con il profilo e con le ambizioni del club, che punta molto sul suo contributo a livello tecnico e di spogliatoio.

Poi c’è Alessandro Pajola, uno dei giocatori più amati dai tifosi. Ha rinnovato con la Virtus fino al 2026, tuttavia i dettagli economici del contratto non sono stati resi pubblici. Si presume però che il suo stipendio sia compreso tra i 300.000 e i 400.000 euro netti, con eventuali bonus legati a performance. La sua crescita continua fa di lui un perno fondamentale nella strategia a lungo termine della società.

Oltre ai big, la Virtus Bologna (nel presente e nel passato recente) ha investito su altri elementi funzionali al progetto:

  • Bryant Dunston (veterano, ex Anadolu Efes e adesso in Lituania): circa 600.000 euro netti
  • Jordan Mickey: stipendio di circa 800.000 euro (trasferito in Cina al Qingdao Eagles)
  • Ognjen Dobric: firma da 500.000 euro netti e passaggio successivo nel 2024 in Serbia allo Stella Rossa
  • Abass Awudu: tra i 250.000 e i 300.000 euro ed estensione di contratto (poi il passaggio a Dubai)

Abbiamo riportato le informazioni che riguardano anche i giocatori trasferiti, per dare conto dell’impegno societario in termini finanziari.

Confronto con le stagioni precedenti

Nel 2022/23 la Virtus aveva un budget da circa 31 milioni di euro, con una spesa per stipendi di oltre 16 milioni. Nel 2023/24 si è passati a circa 24 milioni complessivi e 8-9 milioni per gli ingaggi.

La stagione 2024/25 segna un nuovo incremento (10 milioni per gli stipendi), a dimostrazione della volontà di rafforzare il roster dopo la deludente uscita ai playoff Eurolega dell’anno precedente.

Anche il confronto con le principali rivali è indicativo: l’Olimpia Milano, per esempio, nel 2024/25 ha un monte stipendi di circa 12 milioni di euro, mentre il Real Madrid supera i 20 milioni. Tutto ciò rende l’impresa della Virtus ancor più significativa, con lo scopo dichiarato di mantenere una buona competitività con risorse inferiori.

Il progetto Virtus non punta solo ai risultati sportivi ma si orienta verso un’identità forte e riconoscibile. L’investimento sugli stipendi è mirato: grandi nomi ben pagati e attenzione alla sostenibilità economica. La costruzione della nuova arena è stata solo spostata in avanti. Era prevista per il 2024/25 ma ci sarà da attendere il 2026 per vedere la fine dei lavori. La direzione però è tracciata ed è quella del rilancio degli investimenti.

Il club ha scelto di rinnovare la fiducia a molti giocatori chiave, evitando rivoluzioni radicali e dando continuità al lavoro del recente passato. Come sempre, tuttavia, saranno i risultati a lungo termine il vero e unico verdetto. Nella pallacanestro i soldi contano molto e in NBA le cifre sono del tutto sproporzionate rispetto all’Italia. Nel contesto nazionale, però, i numeri raccontano di un progetto ambizioso e vincente.