I Sacramento Kings 2022-2023 sono nella storia, raggiungendo i playoffs dopo ben 16 stagioni di assenza. Tanto del merito va dato a Domantas Sabonis e De’Aaron Fox.
Il lituano, nella vittoria decisiva contro i Brooklyn Nets per 101-96, ha chiuso con una bellissima doppia doppia, fatta da 24 punti e 21 rimbalzi. Inoltre, la grande prova decisiva del lituano ha fatto si che i Nets per ben 47 minuti e 54 secondi non abbiano preso un singolo rimbalzo offensivo, prima del canestro di Cameron Johnson.
Era il 2006 quando i Kings si apprestavano a fare gli ultimi playoff: un epoca che sembra lontanissima, l’Italia si stava preparando per il mondiale di Germania, in Italia c’era il governo Prodi e in quell’anno erano usciti film come The Departed di Scorsese con Jack Nicholson e Di Caprio, oppure Apocalypto di Mel Gibson, è facile a questo punto dire che nessun tifoso minorenne dei Kings li ha visti giocare in Post Season.
Una squadra che era diventata lo zimbello della lega, tra insuccessi sportivi e pessima gestione manageriale che nel tempo ha portato a diversi avvicendamenti in panchina e nel front-office, oltre a clamorosi autogol in sede di draft, come il peccato originale di aver preferito nel 2018 Marvin Bagley III a Luka Doncic.
Tutto ha avuto inizio l’8 febbraio di un anno fa, quando a sorpresa, tra il malcontento dei tifosi e le polemiche di tanti addetti ai lavori, la franchigia californiana ha deciso di privarsi dell’astro nascente Tyrese Haliburton – scelto un anno prima al draft NBA e giocatore destinato per molti a diventare l’uomo attorno al quale costruire il nuovo progetto del team – affiancandolo a Buddy Hield e Tristan Thompson per mettere le mani sull’All-Star Domantas Sabonis.
Da li la franchigia è resuscita riuscendo a raggiungere questo storico traguardo che cercherà di ridare lustro a una squadra che per troppo tempo è stata conosciuta come una barzelletta e chi lo sa, riportarla al lustro di quella squadra del 2002 che è arrivata ad una sola partita da vincere il titolo.
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