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Giocatori basket anni 70

Giocatori basket anni 70

Negli anni 70 il basket ha vissuto un periodo di grande evoluzione tecnica, segnando un decennio di dinamismo e innovazione. Le squadre di spicco hanno dominato la scena ma anche i club meno prestigiosi hanno prodotto talenti davvero eccezionali.

Tra poco vedremo insieme quali sono i migliori giocatori di basket anni 70 a livello nazionale e internazionale. Siamo pronti per fare un tuffo nel passato?

Le squadre più famose dell’epoca

In Italia la situazione era dominata da squadre come Olimpia Milano, Virtus Bologna e Pallacanestro Cantù. Negli Stati Uniti, parallelamente, tenevano banco Boston Celtics, Los Angeles Lakers e New York Knicks.

I match di NBA avevano già raggiunto livelli di spettacolo e competitività mai visti prima. In ogni caso, i migliori giocatori di basket anni 70 di questo periodo si distinguevano per la grande solidità difensiva. La capacità di adattamento agli schemi (che nel frattempo diventavano sempre più complessi) era imprescindibile per ottenere risultati ai massimi livelli mondiali.

In questo nostro approfondimento, tuttavia, partiamo dal campionato italiano di pallacanestro.

Dino Meneghin

Iniziamo la carrellata dei più forti giocatori di basket anni 70 con Dino Meneghin. Quasi un decennio trascorso con la maglia dell’Olimpia Milano (dal 1981 al 1990), per una carriera lunga e di primissimo rilievo. Meneghin ha anche rappresentato la nazionale in moltissime occasioni.

Solo per dare una “misura” dell’eccezionalità del talento, si parla di un cestista che è approdato in Serie A1 ad appena 16 anni e si è ritirato a 44 anni.

La rivista specializzata “Giganti del Basket” lo ha identificato addirittura come il più bravo giocatore di sempre a livello europeo. Ha ricevuto poi onorificenze dalla FIBA ed è stato inserito nel “Naismith Memorial Basketball Hall of Fame”.

Detiene ancora oggi il record di campionati vinti, con 12 titoli nazionali conquistati dall’edizione 1968/69 (con Varese) alla stagione 1988/89 (con Milano). Altro record in Coppa Italia con 6 trofei vinti e in Coppa dei Campioni con 7 trionfi. Rientrano nel palmarès anche 2 Coppe delle Coppe, 1 Coppa Kovac e 3 Coppe Intercontinentali.

Con l’Italia ha vinto gli Europei nel 1983 e conquistato l’argento olimpico a Mosca nel 1980.

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Altri giocatori italiani di basket degli anni 70

Nell’era di Dino Meneghin ci sono stati altri giocatori di basket anni 70 che hanno lasciato il segno in Italia. Possiamo citare Pierluigi Marzorati, playmaker eccezionale che ha militato esclusivamente nella Pallacanestro Cantù. Ha accumulato poco meno di 700 presenze conquistando i seguenti trofei:

  • 2 Coppe Intercontinentali
  • 4 Coppe Korac
  • 4 Coppe delle Coppe
  • 2 Coppe Campioni
  • 2 Campionati di Serie A1

Con la nazionale ha portato in archivio un Europeo nel 1983 in Francia e un argento olimpico a Mosca nel 1980. Continuiamo con Carlo Recalcati, storico pilastro della Pallacanestro Cantù proprio insieme a Marzorati. Ha proseguito poi come allenatore, con successi di club e con l’Italia.

Tra i giocatori di basket anni 70 che a livello nazionale hanno fatto molto bene, si può inserire poi Renzo Bariviera che con l’Italbasket ha conquistato due bronzi in questo decennio. Dedichiamo infine una menzione ad Aldo Ossola e Marino Zanatta, entrambi in forza alla Pallacanestro Varese.

I migliori giocatori di basket anni 70 in NBA

Per trattare adeguatamente il tema dei migliori giocatori di basket anni 70 bisogna necessariamente spostarsi negli Stati Uniti. Qui è avvenuta una trasformazione radicale per la pallacanestro, in un periodo affascinante e ricco di emozioni.

È stato un arco temporale di passaggio. Il gioco, infatti, fino a quel momento era caratterizzato in prevalenza dal dominio dai centri. Successivamente è diventato più dinamico, lasciando ampi margini alla spettacolarità pura.

L’epoca di fermento ha permesso alle figure di spicco di mettere in evidenza la classe, con schiacciate incredibili e con un modo di interpretare il basket del tutto inedito. Per descrivere tutto ciò, suddividiamo l’analisi dei cestisti NBA più forti degli anni 70 in base al posizionamento e alle specificità tecniche.

I giganti sotto canestro

Partiamo da Kareem Abdul-Jabbar, giocatore eccezionale che associava agilità, tecnica e coordinazione. Aveva tutto, inclusa un’altezza imponente, ovvero 2,18 metri. Il gancio cielo è stato un gesto che è entrato nella storia del basket. Era praticamente impossibile da fermare.

Durante gli anni 70 Abdul-Jabbar conquistò ben 6 titoli NBA, quasi tutti in giallo-viola (eccetto nel 1971 con i Milwaukee Bucks. Guidò i Los Angeles Lakers verso un’epoca di successi.

Poi c’era Bill Walton. Nonostante una carriera segnata da infortuni, ha dimostrato un’intelligenza tattica straordinaria. Walton era un maestro del passaggio e della difesa, un rimbalzista incredibile e un leader altruista. Nel 1977 portò i Portland Trail Blazers al loro primo e finora unico titolo NBA.

Dal parquet al volo in aria

Il decennio d’oro non sarebbe completo senza parlare di chi ha portato il gioco letteralmente in aria. Julius Erving ha incantato il mondo con le sue spettacolari schiacciate. Ma non si trattava solo di acrobazie: Dr. J aveva un’eleganza innata, un carisma che travalicava il parquet.

Un altro nome di spicco è quello di Rick Barry, ala piccola che ha portato i Golden State Warriors al titolo del 1975, guadagnando anche il premio di MVP delle finali.

Il controllo del gioco e la creatività dei playmaker

Tra i playmaker più talentuosi degli anni 70 c’è Walt Frazier. Conosciuto come Clyde, Frazier condusse i New York Knicks a 2 titoli NBA, mettendo in campo leadership e statistiche d’eccellenza. Proprio in apertura del decennio, in occasione delle finali, registrò in una sola partita 7 rimbalzi, 19 assist e 36 punti.

E come dimenticare Pete Maravich? Già in NCAA Pistol Pete aveva stabilito un record che ancora oggi è imbattuto, con una media di punti per partita che si attestava a 44,2. Ricordiamo che in quel periodo non c’erano ancora i tre punti per il tiro dalla distanza.

Confronti internazionali tra i migliori giocatori di basket anni 70

Il confronto tra il basket italiano e americano degli anni 70 evidenzia approcci distinti ma accomunati dall’obiettivo di ottimizzare le prestazioni in campo.

  • Italia: si prediligeva la disciplina tattica, con una gestione del gioco attenta e con difese solide.
  • USA: si puntava su transizioni rapide e su un gioco offensivo spettacolare, con un’enfasi specifica sul punteggio e sulle statistiche (individuali e di squadra).

Queste differenze si rispecchiano poi nelle strategie adottate. Anche in contesti così diversi, tuttavia, i migliori giocatori di basket anni 70 hanno lasciato un patrimonio sportivo incancellabile.