Chi sono i migliori rookie NBA? Solitamente i talenti destinati a sbocciare lasciano il segno anche nella prima stagione.
Il termine rookie si riferisce proprio all’anno d’esordio tra i professionisti. Nella lega americana della pallacanestro questo passaggio è molto importante e la NBA, a tal proposito, conferisce un premio specifico (Rookie of the Year.).
Nell’articolo di approfondimento, dunque, ripercorriamo la carriera dei migliori rookie NBA, andando ad analizzare le prestazioni stellari che hanno fatto conoscere questi fuoriclasse.
Top 10 dei migliori rookie NBA
La stagione da rookie è il banco di prova in cui le statistiche definiscono il valore effettivo di un atleta. Le medie punti, i rimbalzi, gli assist e le percentuali di tiro costituiscono parametri fondamentali per valutare il contributo in campo.
I dati raccolti per i migliori rookie NBA dimostrano che alcuni giocatori hanno messo in evidenza enormi capacità senza il timore di scontrarsi con i big. Qui di seguito proponiamo la classifica dei 10 migliori rookie di sempre e in arancione mettiamo quelli che sono ancora in attività.
- Michael Jordan (1984/85)
- Magic Johnson (1979/80)
- Larry Bird (1979/80)
- Tim Duncan (1997/98)
- Oscar Robertson (1960/61)
- LeBron James (2003/04 – in attività)
- Kevin Durant (2007/08 – in attività)
- Stephen Curry (2009/10 – in attività)
- Allen Iverson (1996/97)
- Kobe Bryant (1996/97)
I dati stati confrontati e verificati con fonti ufficiali per garantire la massima accuratezza. Le statistiche testimoniano l’impatto immediato sul campo e sono alla base dell’analisi tecnica che proponiamo.
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Michael Jordan
Michael Jordan debutta con i Chicago Bulls nella stagione 1984/85, impattando subito nella storia della NBA con performance eccezionali. I numeri riportano le seguenti medie per partita:
- 28,2 punti
- 6,5 rimbalzi
- 5,9 assist
Dati di questo calibro sono la testimonianza diretta della sua capacità di incidere in ogni fase del gioco. Particolarmente rilevante è il fatto di aver disputato tutte le 82 partite della stagione da rookie.
Le percentuali di tiro elevate, che si attestano sopra il 50%, indicano una notevole efficienza. La stagione inaugurale gli vale il titolo di Rookie of the Year.
Magic Johnson
Magic Johnson esordisce con i Los Angeles Lakers nell’edizione 1979/80. La sua adattabilità lo rende uno dei playmaker più apprezzati in NBA.
Anche qui andiamo a snocciolare alcune statistiche rilevanti sulle medie a partita:
- 8 punti
- 7,7 rimbalzi
- 7,3 assist
Il contributo si riflette in ogni situazione offensiva e difensiva della squadra, riuscendo ad andare a canestro, recuperare palle e distribuire il gioco per le ripartenze.
Magic Johnson, già all’esordio, si integra alla perfezione con i compagni, assumendo decisioni rapide anche nelle condizioni di forte pressione. Le doti tattiche del campione sono straordinarie.
Larry Bird
Larry Bird fa ingresso nella NBA con i Boston Celtics disputando 82 match nel 1979/80. Il giocatore è completo e affidabile su entrambi i fronti del campo.
Durante il periodo da rookie, dunque, i dati raccontano queste medie a partita:
- 21,3 punti
- 10,4 rimbalzi
- 4,5 assist
Bird sa incidere in fase offensiva e difensiva, diventando rapidamente un punto di forza per i Celtics. Oltre ad essere considerato uno dei migliori rookie NBA, l’esordio sancisce lo sbarco in lega di un fuoriclasse destinato a una carriera eccezionale.
Tim Duncan
La prima regular season di Tim Duncan risale all’edizione della NBA 1997/98. Esordisce con i San Antonio Spurs e porta in campo un’eccellente solidità difensiva, nonché una tecnica impeccabile nel gioco.
I dati della stagione da rookie indicano medie partita d
- 21,1 punti
- 11,9 rimbalzi
- 2,7 assist
Oltre metà dei tiri a canestro vanno a segno (54,9%). Parallelamente all’abilità di realizzazione, il recupero dei rimbalzi è un fattore di primaria importanza per lo stile difensivo degli Spurs.
Oscar Robertson
Oscar Robertson entra nella NBA con i Cincinnati Royals nella stagione 1960/61. Resta per un decennio in squadra e passa poi ai Milwaukee Bucks nel 1974, per poi ritirarsi nel 1974.
Il debutto è superbo, con numeri che ancora oggi stupiscono per la completezza. Nella stagione da rookie ha medie straordinarie:
- 30,5 punti
- 10,1 rimbalzi
- 9,7 assist
Nel tiro libero è impeccabile, con una stima che si attesta all’82,2% di successo. L’eccezionale capacità di realizzare triple-doppie mette in luce una versatilità che pochi altri giocatori hanno raggiunto.
LeBron James
Nella classifica dei migliori rookie NBA non può mancare il nome di LeBron James. Entra nella regular season NBA con i Cleveland Cavaliers nel 2003/04. L’impatto è significativo e preannuncia una carriera stellare, certificata anche dai siti scommesse basket.
Da rookie ottiene medie di:
- 20,9 punti
- 5,5 rimbalzi
- 5,9 assist
- 75,4% sui tiri liberi
Il contributo è estremamente equilibrato in attacco e in difesa, con una predisposizione quasi naturale a mantenere altissimo il ritmo. Migliora poi nelle stagioni successive, arrivando con i Cleveland Cavaliers a 31,4 punti a partita nel terzo anno da professionista e 30 nel quinto.
Kevin Durant
La vita da cestista NBA di Kevin Durant parte nel 2007/08 con i Seattle SuperSonics, che poi diventano Oklahoma City Thunder l’anno successivo.
Il debutto è caratterizzato da una spiccata impronta offensiva con medie partita di:
- 20,3 punti
- 4,4 rimbalzi
- 2,4 assist
Impressionante anche la statistica sui tiri liberi con l’87,3% di precisione. Negli Oklahoma City Thunder arriva a registrare 32 punti a partita nel 2013/14. Durant può fare canestro da ogni posizione ed è perfetto nel tiro dalla lunga distanza.
Stephen Curry
A prescindere dal primato in termini di triple in una sola stagione (2015/16), Stephen Curry è già una stella nel 2009/10 quando sbarca in NBA con i Golden State Warriors. L’avventura da rookie riporta medie di:
- 17,5 punti
- 4,5 rimbalzi
- Percentuali da tre punti superiori al 40%
La rapidità nel tiro e la precisione dalla distanza sono elementi che fanno di Curry uno dei migliori rookie NBA di sempre.
Allen Iverson
La guardia (una delle migliori di sempre) Allen Iverson debutta in NBA con i Philadelphia 76ers nel 1996/97, portando uno stile di gioco dinamico e aggressivo. Resta un intero decennio nella squadra, per approdare poi ai Denver Nuggets nel 2006.
Da rookie collezione medie in regular season di:
- 23,5 punti
- 4,1 rimbalzi
- 7,5 assist
Ha una capacità offensiva dirompente e una rapidità di esecuzione che mette in difficoltà tutte le difese avversarie. Iverson riesce a creare spazi e realizza con grande costanza.
Kobe Bryant
Un altro posto d’onore nella top 10 dei migliori rookie NBA di sempre è riservato a Kobe Bryant. Con i colori giallo-viola dei Los Angeles Lakers arriva nella regular season nella stagione 1996/97. Da qui in avanti inizia una carriera memorabile, caratterizzata dalla fedeltà al club che lo lancia tra i big mondiali.
Nel debutto da rookie mette in fila medie partita di:
- 7,6 punti
- 81,9% dei tiri liberi a segno
Nonostante il ruolo iniziale da riserva, i numeri narrano una crescita costante, che lo porta con i Lakers a raggiungere 35,4 punti a partita nel 2005/06.