Determinare il miglior quintetto NBA di sempre significa andare oltre i semplici gusti personali o le mode del momento. Occorre analizzare con imparzialità i numeri, i trofei, l’impatto sul gioco, la longevità e il dominio individuale, sempre tenendo conto della posizione in campo e del contesto storico in cui ogni giocatore ha operato. L’obiettivo è costruire una formazione equilibrata, in grado di affrontare (a livello ipotetico) qualsiasi epoca e stile di gioco.
Ecco dunque una selezione ragionata e supportata da dati, con cinque giocatori che rappresentano l’eccellenza assoluta nei rispettivi ruoli. Ricordiamo inoltre le implicazioni culturali, tecniche e storiche che hanno contribuito a trasformare la NBA nella lega più prestigiosa, proprio a causa della presenza di talenti di questo calibro.
Playmaker: Magic Johnson
- 5 titoli NBA
- 3 MVP stagionali
- 3 MVP delle Finals
- 10 All-NBA Team
Earvin “Magic” Johnson è il simbolo dell’eleganza applicata alla pallacanestro. Con i suoi 206 cm di altezza, ha reinventato il ruolo del playmaker, portando visione di gioco, fisicità e carisma a livelli mai visti. Punto di riferimento assoluto dei Los Angeles Lakers del periodo “Showtime”, è stato il motore offensivo di una squadra che ha dominato gli anni ’80.
- Carriera interamente nei Los Angeles Lakers (1979-1991, 1996)
- Leader all-time NBA per media assist a partita (11,2)
- Rookie of the Year (1980), MVP delle Finals già alla sua prima stagione
Magic Johnson è stato in grado di guidare i Lakers a cinque anelli in nove finali NBA disputate. La sua versatilità era tale da poter giocare, all’occorrenza, in tutti i ruoli dal play al centro, come accadde in Gara 6 delle Finals del 1980, chiusa con 42 punti, 15 rimbalzi e 7 assist.
Guardia tiratrice: Michael Jordan
- 6 titoli NBA
- 5 MVP stagionali
- 6 MVP delle Finals
- 10 titoli di capocannoniere
Michael Jordan non è soltanto il più grande realizzatore nella storia della NBA, ma un’icona culturale mondiale. La sua perfezione tecnica, la fame agonistica e la capacità di decidere le partite nei momenti chiave lo rendono una scelta insindacabile in qualsiasi quintetto ideale.
- Carriera con Chicago Bulls (1984-1993, 1995-1998) e Washington Wizards (2001-2003)
- 30,1 punti di media in carriera, la più alta nella storia NBA
- 14 volte All-Star, 10 volte All-NBA First Team, 9 volte All-Defensive First Team
Jordan ha dominato un’intera generazione, guidando i Bulls a due three-peat consecutivi (1991-1993 e 1996-1998), lasciando un’impronta indelebile nella storia dello sport professionistico. Il suo celebre “flu game” (Gara 5 delle Finals 1997), in cui segnò 38 punti nonostante fosse febbricitante, è solo uno dei tanti esempi della sua mentalità vincente.
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Ala piccola: LeBron James
- 4 titoli NBA
- 4 MVP stagionali
- 4 MVP delle Finals
- Record di 20 selezioni All-Star
LeBron James ha rappresentato, per oltre due decenni, il prototipo dell’atleta totale. Un 2,06 m per oltre 110 kg di pura potenza e controllo, con una visione di gioco degna di un playmaker e la capacità di marcare ogni ruolo difensivo.
- Carriera con Cleveland Cavaliers, Miami Heat, Los Angeles Lakers
- Leader all-time per punti segnati in NBA (oltre 40.000)
- 10 finali NBA giocate tra il 2007 e il 2023
Il suo impatto va oltre le statistiche. LeBron ha portato ai Cavaliers il primo titolo nel 2016, rimontando da 1-3 nelle Finals contro i Golden State Warriors (squadra da 73 vittorie), probabilmente la più grande impresa singola nella storia moderna della lega. Ancora oggi, a oltre 20 anni dal debutto, è un giocatore dominante su entrambi i lati del campo.
Ala grande: Tim Duncan
- 5 titoli NBA
- 2 MVP stagionali
- 3 MVP delle Finals
- 15 volte All-NBA Team
Tim Duncan è stato il fulcro tecnico e il trascinatore dei San Antonio Spurs per due decenni. Silenzioso, efficiente, senza fronzoli: “The Big Fundamental” ha ridefinito l’ala grande moderna, combinando post basso, difesa e intelligenza tattica.
- Carriera interamente nei San Antonio Spurs (1997-2016)
- Miglior stoppatore della storia dei playoff (568)
- 8 volte selezionato nel First Team All-Defensive (1999-2003, 2005, 2007-2008)
Guidato da Gregg Popovich, Duncan ha formato con Parker e Ginobili un trio da record per longevità e successi. La sua capacità di rendere migliori tutti i compagni e di essere decisivo (pur non cercando a tutti i costi i riflettori) lo rende un modello raro e imprescindibile.
Centro: Kareem Abdul-Jabbar
- 6 titoli NBA
- 6 MVP stagionali (record)
- 2 MVP delle Finals
- 19 volte All-Star
Kareem Abdul-Jabbar è stato il centro più dominante della storia NBA. Il suo famoso “skyhook” resta ancora oggi il tiro più imprendibile mai visto sui parquet. Il suo dominio è stato tale da estendersi per due decenni, risultando letale sia con i Milwaukee Bucks sia con i Los Angeles Lakers.
- Carriera con Milwaukee Bucks (1969-1975) e Los Angeles Lakers (1975-1989)
- 38.387 punti segnati, record assoluto per quasi 40 anni
- 11 volte All-Defensive Team, 15 volte All-NBA
Kareem fu campione NCAA con UCLA e subito MVP da rookie in NBA. La sua capacità di essere dominante sia offensivamente che difensivamente, anche ben oltre i 35 anni, lo rende il riferimento assoluto per il ruolo di centro, oltre a essere il giocatore più premiato della storia in termini di riconoscimenti individuali.
Nomi leggendari fuori per un soffio dal miglior quintetto NBA di sempre
Comporre un quintetto all-time comporta anche esclusioni dolorose. Riportiamo qui sotto alcuni nomi che avrebbero meritato una maglia.
- Larry Bird: 3 MVP consecutivi, tiratore eccezionale e leader dei Celtics anni ’80
- Shaquille O’Neal: 4 titoli, dominatore fisico del pitturato per un decennio
- Wilt Chamberlain: 100 punti in una partita e medie straordinarie (ma pochi titoli)
- Kobe Bryant: 5 anelli, 18 All-Star, icona globale e uno dei più grandi clutch player
- Stephen Curry: il miglior tiratore di sempre, rivoluzionario per il gioco moderno
- Hakeem Olajuwon: 2 titoli, miglior centro difensivo e tecnico degli anni ’90
Scegliere il miglior quintetto NBA di sempre è una sfida che coinvolge emozione, statistica e contesto. Magic per visione, Jordan per dominio, LeBron per completezza, Duncan per consistenza e Kareem per longevità e tecnica: cinque archetipi, cinque ere diverse, una sola costante. L’eccellenza.